Sbarco ad Ancona
Piazza della Mole Vanvitelliana, Ancona
07 marzo 2017 — Permanente
Sbarco entra nella piazza della Mole Vanvitelliana ad Ancona: è un monumento che sembra muoversi per dirigersi al di là delle mura, verso il porto o verso la città. La scultura riflette le linee chiare e definite dell’architettura di Vanvitelli insieme al movimento imprevedibile della vita che scorre intorno.
E’ un monumento all’indeterminatezza.
E’ un racconto di quel momento in cui ci si deve far carico delle proprie responsabilità e delle gioie di vivere, con davanti a sé l’orizzonte del futuro e lo sforzo di incamminarsi nell’immediato presente.
E’ una barca che si trasforma in un tetto, improvviso orizzonte di fronte che però limita la propria visione.
E’ un invito a imbarcarsi e a proteggersi, a trovare un equilibrio tra l’idea di “casa” e l’idea di “viaggio”.
E’ la rappresentazione di un viaggio immobile e ciclico, di un arrivo o di una partenza: al visitatore il compito di pensare alla meta, all’identità degli uomini che sbarcano o s’imbarcano, al destino e alla funzione della barca.
E’ un monumento all’indeterminatezza.
E’ un racconto di quel momento in cui ci si deve far carico delle proprie responsabilità e delle gioie di vivere, con davanti a sé l’orizzonte del futuro e lo sforzo di incamminarsi nell’immediato presente.
E’ una barca che si trasforma in un tetto, improvviso orizzonte di fronte che però limita la propria visione.
E’ un invito a imbarcarsi e a proteggersi, a trovare un equilibrio tra l’idea di “casa” e l’idea di “viaggio”.
E’ la rappresentazione di un viaggio immobile e ciclico, di un arrivo o di una partenza: al visitatore il compito di pensare alla meta, all’identità degli uomini che sbarcano o s’imbarcano, al destino e alla funzione della barca.