Animali a corte
Musei Reali, Torino
2022
Le due sculture intitolate entrambe Notte, collocate in due punti diversi, a circa cinquanta metri una dall’altra, una al centro della Corte di Palazzo Reale a Torino e l’altra sulla terrazzina del primo piano che affaccia sulla stessa corte, si guardano e nell’incontro di un ipotetico sguardo tra le due avviene uno scambio. Impossibile, poiché l’una è la copia dell’altra. L’una è il se stesso di un’identica natura che si duplica in un infinito gioco di specchi, dove quell’immagine è sempre la stessa, è la natura animale o la natura uomo che vuole credere che nell’accoppiamento si rinnoverà ancora quel dato capace di rigenerare il mondo.
Kopači (2018) stabilisce una possibile relazione fra la bellezza apollinea dell’architettura neoclassica e l’esplicito dramma a cui il titolo dell’opera fa riferimento. La scultura in gesso pigmentato rappresenta un cane con il collo e il muso protesi verso l’alto: la posizione dell’animale si fonde con le linee verticali che disegnano lo spazio dell’Armeria. In riferimento al titolo, Kopačiera un villaggio ucraino che sorgeva vicino a Černobyl’: dopo l’esplosione, come tutti i centri abitatiè stato completamente evacuato dalle autorità̀ governative, ma diversamente dagli altri, qui sono state demolite le case e sepolte le macerie, come esperimento di cancellazione del dramma.