VEDUTA
2019
M77 Gallery
a cura di Danilo Eccher



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Curata da Danilo Eccher, “Veduta” è un progetto che combina due diverse ricerche sul significato della pratica pittorica in un unico allestimento . È fisicamente diviso in due corpi di lavoro: un omaggio al paesaggio e al patrimonio culturale ; il paesaggio alpino e il Duomo di Milano. Luoghi che nella ricerca leonardesca erano già connessi tra loro . Anche questa è una ricerca che si muove parallela a quella di Leonardo e sovrappone elementi personali e autobiografici.

Il centro geografico del progetto è Milano, sul tetto del Duomo, nel punto in cui Leonardo s’era recato per progettare una lanterna a cupola, su invito della famiglia Sforza. Quel luogo si rivelò anche un ottimo punto di vista per osservare e studiare il panorama alpino. “Veduta” è ispirata a un disegno poco conosciuto e conservato all’ Ambrosiana, ripreso proprio da quel punto: un piccolo schizzo a margine di un foglio , al centro del quale è disegnato un piede, molto probabilmente opera dell’allievo Francesco Melzi. Lo schizzo di mano del maestro rappresenta invece un paesaggio alpino, con al centro la Grigna e le cime del Resegone. Studiare ulteriormente il panorama, ingrandendolo e aggiungendo elementi personali e autobiografici saturandolo di colore ha portato alla creazione di un dipinto monumentale: alto 2 metri e lungo oltre 10. L’intera immagine si specchia in una vasca d'acqua che replica le dimensioni della tela. Una metafora implicita sul cambio di prospettiva: il riflesso nell'acqua allontana lo spettatore e complica la visione oltre che la definizione e la percezione dell'opera, aggiungendo un ulteriore livello di lettura.

Nella seconda parte, l'attenzione è rivolta alla massa architettonica del Duomo di Milano. Il riferimento sono gli studi sulla luce di Claude Monet. Come nella rappresentazione della Cattedrale di Rouen, anche in questo caso lo sguardo è diretto alla facciata dell'edificio più iconico della città . La serie, composta da dodici dipinti, è un reportage pittorico sull'architettura della cattedrale in quattro diversi momenti della giornata: alba, mezzogiorno, pomeriggio e notte, ripresa sempre dalla stessa angolazione . La ricerca sulla luce è privata però di tutta la gamma cromatica a favore del bianco e nero , una piccola sfida tecnica che fa leva sui misteri del linguaggio pittorico quando si confronta con gli effetti transitori della luce solare e del vuoto che annega nel buio.