Curata da Danilo Eccher, “Veduta” è un progetto che combina due diverse ricerche sul significato della pratica pittorica in un unico allestimento . È fisicamente diviso in due corpi di lavoro: un omaggio al paesaggio e al patrimonio culturale ; il paesaggio alpino e il Duomo di Milano.
“Veduta” è ispirata a un disegno poco conosciuto e conservato all’ Ambrosiana, ripreso proprio da quel punto: un piccolo schizzo a margine di un foglio , al centro del quale è disegnato un piede, molto probabilmente opera dell’allievo Francesco Melzi. Lo schizzo di mano del maestro rappresenta invece un paesaggio alpino, con al centro la Grigna e le cime del Resegone. Studiare ulteriormente il panorama, ingrandendolo e aggiungendo elementi personali e autobiografici saturandolo di colore ha portato alla creazione di un dipinto monumentale: alto 2 metri e lungo oltre 10. L’intera immagine si specchia in una vasca d'acqua che replica le dimensioni della tela. Una metafora implicita sul cambio di prospettiva: il riflesso nell'acqua allontana lo spettatore e complica la visione oltre che la definizione e la percezione dell'opera, aggiungendo un ulteriore livello di lettura.
“Veduta” è ispirata a un disegno poco conosciuto e conservato all’ Ambrosiana, ripreso proprio da quel punto: un piccolo schizzo a margine di un foglio , al centro del quale è disegnato un piede, molto probabilmente opera dell’allievo Francesco Melzi. Lo schizzo di mano del maestro rappresenta invece un paesaggio alpino, con al centro la Grigna e le cime del Resegone. Studiare ulteriormente il panorama, ingrandendolo e aggiungendo elementi personali e autobiografici saturandolo di colore ha portato alla creazione di un dipinto monumentale: alto 2 metri e lungo oltre 10. L’intera immagine si specchia in una vasca d'acqua che replica le dimensioni della tela. Una metafora implicita sul cambio di prospettiva: il riflesso nell'acqua allontana lo spettatore e complica la visione oltre che la definizione e la percezione dell'opera, aggiungendo un ulteriore livello di lettura.